
Maglione Rosa*
Ci avete mai pensato?
Un bambino ci educa come noi educhiamo lui.
Cos’è cambiato rispetto al passato?
Come prima cosa possiamo dire che in passato esisteva la relazione.
I genitori pur lavorando, molti faticosamente nei campi o con lavori manuali, trovavano il tempo da dedicare ai figli.
I nonni, gli anziani, avevano anch’essi un ruolo importante nell’ educazione del bambino.
Si leggevano le favole, a volte si inventavano e anche questo era un modo di raccontare e interagire col bambino.
Nelle piazze i bambini giocavano, mentre gli adulti discorrevano fra di loro.
Oggi i ritmi affannosi a cui siamo sottoposti ci allontanano da noi stessi, dalle emozioni.
Se lo vogliamo però possiamo decidere di dedicarci del tempo in cui non ci sia TV, telefono e quant’altro di disturbo a noi stessi e ai bimbi.
Così un buon educatore deve avere idee chiare, energia psicologica, distacco da ideologismi e fanatismi, una laica tolleranza nei confronti di ogni diversità sia essa etica o religiosa, pazienza infinita, fantasia e curiosità per ogni espressione della vita, un cuore che non conosce grettezza e noia.
L’educazione non è una fornitura di informazioni e di istruzioni ma un modo di concepire la vita.